Il modello 3D "Digitalia"
Nell’Azione A2 dell’IntestaGIS “Stato–Regioni ed Enti Locali per la realizzazione dei sistemi informativi geografici di interesse generale“ è stato realizzato il “DTM a copertura nazionale nel sistema WGS84 integrato con le informazioni disponibili degli Enti ed Amministrazioni firmatarie “. L’azione A1 dell’Accordo Integrativo è stata sviluppata presso il CNR di Pisa, con il progetto Digitalia, la quale ha previsto la costruzione di un modello del terreno a maglia triangolare. La Regione del Veneto ha partecipato al progetto fornendo la base informativa della propria CTRD. Il TIN, consegnato dal CNR nel 2004, pertanto si riferisce ai rilievi aerofotogrammetrici del 1983/84. Un ulteriore aggiornamento dei livelli informativi della Carta Tecnica Numerica è stato messo a punto nel 1998, ma sembra da escludere che siano stati aggiornati anche i livelli riguardanti l’altimetria.
La ricostruzione del TIN è avvenuta processando i dati vettoriali delle cartografie con un opportuno algoritmo (Pareschi et al., 2000a-b; Favalli e Pareschi, 2002), il quale garantisce una ricostruzione ottimale di creste ed impluvi partendo da dati sparsi (punti quotati isolati, curve di livello, rotture di pendenza, ecc.). Il TIN è stato realizzato sul sistema di riferimento dati UTM-WGS84 ed è stato organizzato in tiles, di lato 10x10 Km. Per ogni tiles sono disponibili le curve di livello, i punti quotati, il TIN (nodi e vertici dei triangoli e relazioni di vicinanza), le break-lines e infine una matrice di quote, a passo 10 m., calcolata a partire dal TIN (DTM vero e proprio).
Il processo che porta alla formazione della Rete Triangolare TIN “Digitalia“ nasce dall’estrazione di opportuni livelli dalla Carta Tecnica Regionale Numerica integrati da ulteriori livelli informativi altimetrici descritti in seguito.
La realizzazione richiede in partenza un rilievo aerofotogrammetrico ed una successiva fase di stereorestituzione per l’implementazione della CTRD.
I livelli utilizzati per la costruzione del TIN sono il 10 “Curve di livello e altimetria“ (curve direttrici, curve ordinarie, curve ausiliarie e batimetriche) e il livello 11 “Punti quota“ (Quote di campagna rilevate direttamente e quote stereo terreno rilevate in fase di stereorestituzione).
L’accuratezza e la qualità del DTM derivato dal TIN Digitalia si inquadra tra i livelli 2 e 3 così come definito dalle specifiche tecniche del gruppo di lavoro “Intesa GIS” sui Modelli Digitali del Terreno. Essendo la fonte dei dati infatti proveniente dalla Carta Tecnica Numerica 1:5000, la precisione in altezza su terreno scoperto è superiore a 1 metro, la spaziatura della griglia consigliata è pari a 10 m, così come descritto nella tabella seguente.
Per una rassegna dei requisiti richiesti per la produzione dei Modelli Digitali del Terreno da differenti fonti di dati si veda l’allegato 1.
Data la natura intrinsecamente eterogenea del database nazionale Digitalia, le valutazioni dell'accuratezza non possono che essere locali e non possono che fornire esiti variabili.
Sono mostrati i passaggi che hanno portato alla predisposizione del database Digitalia per la costruzione del Modello Digitale del Terreno (DTM), con l’obiettivo di una corretta predisposizione dei modelli per gli opportuni confronti.
SCHEMA METODOLOGICO PER L’ANALISI DEL MODELLO TRIDIMENSIONALE „DIGITALIA“
- Analisi dei dati utilizzati per la realizzazione del database TIN „Digitalia“
- Trasformazione del TIN „Digitalia“ nel formato GRID in ambiente GIS per consentire il confronto con il DTM laser scanner già predisposto
- Mosaicatura dei grids in un unico Modello Digitale del Terreno (DTM)
- “Pseudo-collaudo“ del DTM Digitalia con rilievo topografico GPS