MONITORAGGIO DIFFUSO E IN REAL TIME DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
Tavolo: 30/03/15 mattina
Partecipanti tavolo: Luca Menini (ICT e reti ARPAV), Claudio Belli (Terrasystem Srl, Unisky Srl), Marco Bettini (Venis Spa), Remo Fusaro (Engineering Spa), Giacomo Renzo Scussel (Servizio Idrologico e Sicurezza del Territorio ARPAV), Diego Salamon (Vitrociset Spa)
Riepilogo tavolo:Un primo argomento trattato dal tavolo è quello della standardizzazione nella produzione e comunicazione di dati erogati da sistemi e reti di sensori, vista anche la grandissima varietà di strumenti oggi disponibili sul mercato. Un secondo argomento riguarda invece quello del riuso delle risorse informatiche con riferimento ai temi dei dati e del software aperto e alle modalità cooperative nella costruzione di soluzioni innovative.
Il quadro di riferimento è quello dell’Internet delle Cose e dei sensori; oggi la Città, intesa come ente locale ma anche come insieme di attori operanti nei diversi contesti, dovrebbe assumersi il ruolo di gestore del trasporto delle informazioni e fornire flussi di informazioni con modalità standard e aperti come servizio alla comunità di cittadini e imprese affinché queste possano operare per produrre valore aggiunto. Su questo e su altri aspetti, il ritardo culturale e il deficit di competenze presso enti ed istituzioni è e rimane un ostacolo piuttosto pesante alla diffusione di soluzioni innovative nella conoscenza del territorio e degli organismi urbani finalizzate a supportare sistemi di azioni in chiave “Smart”.
Claudio Belli presenta alcuni progetti sviluppati da Unisky e Terrasystem basati sull’utilizzo di sensoristica e hardware a basso costo per monitorare situazioni di rischio idrogeologico come le colate detritiche o per fornire parametri di valutazione delle condizioni climatiche e qualità dell’aria in area urbana; su queste iniziative si sviluppano successivamente alcune altre riflessioni legate alle possibilità di utilizzo di sistemi analoghi applicati al monitoraggio dell’affluenza turistica in aree fragili come tipicamente è il contesto di Venezia anche nell’ottica di integrare queste informazioni con gli aspetti di mobilità, sicurezza, servizi pubblici sia per quanto riguarda la programmazione sia per ciò che riguarda la gestione in real time. Su quest’ultimo tema, anche i sistemi di telecamere (Venezia ne gestisce più di 200) su cui è possibile applicare metodologie evolute di computer vision sembra fornire interessanti opportunità. In ogni caso è evidente che a questo tipo di monitoraggi va applicato un modello interpretativo legato al tipo di indagine che deve essere condotta.
Al termine della discussione, Di Prinzio propone di sviluppare un’azione in collaborazione con Venis e con l’amministrazione comunale quale “esercizio di valutazione” sul tema della sostenibilità dei processi che avvengono in un contesto urbano fragile e peculiare come quello di Venezia; un tema fondamentale su cui si può iniziare è quello dei flussi e la mobilità, anche con l’utilizzo di un campione di dati ottenuti da un operatore di telefonia e dal sistema di monitoraggio video attualmente in uso.
Un ultimo aspetto riguarda il coinvolgimento delle Università con il tessuto economico e sociale del territorio su cui si ritiene sia importante lavorare per ottenere un proficuo trasferimento di conoscenze e competenze orientato allo sviluppo di soluzioni innovative per il territorio di riferimento.