RISCHIO IDROGEOLOGICO. SISTEMI DI MONITORAGGIO E DI EARLY WARNING

Tavolo: 25/03/15 mattina

Partecipanti tavolo: Goffredo La Loggia (Università degli studi di Palermo), Romano Favero (Primo Principio Coop), Federico Longobardi (Primo Principio Coop), Niccolò Iandelli (PhD Nuove Tecnologie Iuav), Roberto Piazza (Difesa Suolo Regione Veneto), Antonio Rusconi (già Iuav), Renzo Scussel (Servizio Idrologico e Sicurezza del Territorio ARPAV), Elisabetta Meloni (Vitrociset Spa).

Riepilogo tavolo:Il prof. La Loggia - presentando due esempi di sistemi di early warning realizzati in Sicilia, uno per il rischio di inondazioni ed uno per il rischio di frane - ha inquadrato il tema sottolineando l’importanza strategica di queste applicazioni data l’impossibilità pratica e finanziaria di proseguire con un approccio esclusivamente strutturale (nuove opere idrauliche, ricalibrazione di tutte le reti, etc.) alla mitigazione del rischio idrogeologico, sia in ambito urbano che extra-urbano.
Da più parti è stato sottolineato che la conoscenza anticipata delle criticità idrogeologiche di un territorio e la diffusione capillare di questa informazione tra la popolazione è la chiave della questione (“è necessario creare il cittadino consapevole, resiliente”).
Favero e Longobardi (Primo Principio Coop) – in quanto sviluppatori e progettisti di tecnologie e soluzioni wireless, sensoristiche e multimediali nei settori ambientale, agroalimentare e del water management – si sono resi disponibili a collaborare con Unisky in progetti su queste tematiche, fornendo la competenza tecnico/informatica nella progettazione e realizzazione di reti e sistemi di monitoraggio.
Meloni (Vitrociset Spa) ha portato la propria testimonianza riguardo un progetto – che stanno sviluppando per conto del Centro Funzionale Multirischi della Reg. Calabria (ARPACAL) – volto a realizzare un’unica piattaforma software capace di raccogliere gli output di diversi modelli (idrologico, idraulico-fluviale, idraulico-urbano, etc.) in modo tale da poter disporre di simulazioni di allagamento e scenari di rischio/allertamento completi ed integrati.
Scussel ha poi dettagliatamente descritto due sistemi di early-warning da frana/debris-flow in ambito montano veneto (a Cancia ed a Livinallongo), sottolineando le criticità incontrate nella progettazione e realizzazione di tali sistemi.
Rusconi ha infine evidenziato le opportunità derivanti dall’impiego delle nuove tecnologie nella gestione del rischio, vista soprattutto l’imminente approvazione dei Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (da Dir. 2007/60/CE) e il loro futuro ciclico aggiornamento (ogni 6 anni). La novità di questi strumenti infatti risiede proprio nell’abbracciare tutti gli aspetti legati alla gestione del rischio di alluvioni: la prevenzione, la protezione e la preparazione, ma anche i sistemi di previsione, allertamento e la gestione dell’evento.

Non sono emerse specifiche idee progettuali da sviluppare in sinergia con i partecipanti al tavolo di lavoro.

 

Riproduzione dei totem espositivi inerenti al tavolo di lavoro

Progetti Tecnologie
Progetto DTM Delta del Po Laser a scala urbana – land model – 3D city model
Filiera di produzione di geo-dati da rilievo aereo Strumenti per il proximal sensing
Volo Provincia di Venezia 2014 Reti di sensori
Dinamiche dei popolamenti forestali Dense Image Matching
Soluzioni ICT per il rischio idrogeologico Classificazione di immagini e Change Detection
  Sistemi di browsing, condivisione e interrogazione web di nuvole di punti 3D
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