SMART CITIES, INNOVAZIONE E TERRITORIO (SHARING CITY)

Tavolo: 27/03/15 mattina e 02/04/15 mattina

Partecipanti tavolo: 27/3: Mario Dal Co (Borgomeo & Co, già direttore Agenzia dell’Innovazione), Giorgio Balzan (SIT srl Gruppo BIM Belluno), Antonio Barattin (SIT srl Gruppo BIM Belluno), Marco Bettini (Venis Spa), Rina Camporese (PhD Nuove Tecnologie, ISTAT), Maurizio Carlin (Programmazione e Controllo Comune di Venezia), Dimitri Dello Buono (CNR IMAA), Giulio Monaldi (SIN Spa – Sistema Informativo Agricolo Nazionale), Maurizio De Gennaro (Sezione Pianificazione Territoriale e Cartografia Regione Veneto), Remo Fusaro (Engineering Spa),Nicola Melideo (già direttore Ancitel), Leonardo Marotta (Entropia, Unisky Srl), Stefano Savaris (Consorzio BIM Piave Belluno), Tommaso Santini (VEGA – Parco Scientifico Tecnologico di Venezia), Umberto Soccal (Consorzio BIM Piave Belluno) – 02/04: Rina Camporese (PhD Nuove Tecnologie, ISTAT), Maurizio Carlin (Programmazione e Controllo Comune di Venezia), Ernesto Consiglio (Overit Spa), Remo Fusaro (Engineering Spa), Lanfranco Marasso (Engineering Spa), Bruno Pezzuto (Comune di Verona), Andrea Prati (Università Iuav di Venezia)

Riepilogo tavolo:al tavolo del 27/3 introduce Mario dal co sull’argomento innovazione e collaborazione pubblico-privato che non è ancora maturo né risolto sottolineando l’importanza di definire standard sulle prestazioni e servizi più che sulle tecnologie, cosa che potrebbe far riprendere gli investimenti in innovazione (es. banda larga).

De Gennaro introduce il ruolo e descrive l’attività del servizio Pianificazione Territoriale e Cartografia Regione Veneto, mette l’importanza del CAD nella definizione degli standard e il ruolo della regione nel promuovere l’open data quale elemento di spinta generatore di economie nel mercato (nuove startup ecc)

Camporese mette in evidenza l’importanza di avere open micro-dati, non pre-elaborati e i metadati. I vincoli normativi tuttavia ingessano l’attività degli operatori nella PA che svolgono strettamente quanto indicato dalle procedure e normative.

Monaldi interviene evidenziando le opportunità offerte dall’integrazione delle banche dati gestitre dai diversi elementi del sistema PA.

Marotta sottolinea che, oltre ai dati aperti, la PA deve anche offrire la possibilità per il cittadino di integrare informazioni in suo possesso con modalità collaborative in rete.

Bettini afferma la necessità di investimenti pubblici in infrastrutture tecnologiche ricordando l’investimento di Venezia sulla rete in fibra, mentre per quanto riguarda la sicurezza è importante sottolineare che oggi gli attacchi sono particolarmente mirati alle banche dati. Carlin, afferma che oltre al dato aperto occorre pensare a nuovi servizi e quindi avere una visione sulle prospettive di sviluppo della città, cosa su cui pochissime amministrazioni si muovono.

Savaris, Balzan, Soccal e Santini concordano sul fatto che l’isolamento informatico sia un grave danno e che occorra infrastrutturare il territorio, soprattutto le zone svantaggiate. In seconda battuta si segnala la scarsa competenza negli enti sull’impiego dei dati che quindi sono sottoutilizzati. Di Prinzio sottolinea la necessità che gli enti superino l’attuale autoreferenzialità interagendo maggiormente con i soggetti non istituzionali.

Melideo afferma che l’operato degli enti locali si può efficacemente valutare a partire dai dati della spesa e presenta l’esito dello studio dei dati di bilancio dei comuni dal 2008 e i dati SIOPE.

Monaldi evidenzia la necessità di passare dall’utilizzo dei dati come mezzo di controllo ex-post ad una programmazione dei servizi basata sui dati e cioè ex-ante; tuttavia manca una regia che sottragga le iniziative innovative nella PA al volontariato dei funzionari più vivaci.

Secondo Dello Buono, negli anni passati per i geoportali sono state spese ingenti risorse ma oggi sono alla portata di tutti; quindi non ci sono solo i dati, ma anche i sistemi di gestione e condivisione di flussi di informazione che oggi sono innumerevoli e che descrivono in dettaglio ciò che accade sul territorio. Non c’è la capacità di usarli; occorre la volontà di superare le inefficienze e di usare i dati a disposizione, sia aderenti sia non aderenti agli standard.

Al tavolo del 02/4 Pezzuto presenta le attività e i progetti di innovazione condotti dal comune di Verona in partenariato con aziende sulla base dell’infrastruttura di monitoraggio sulla mobilità stradale, in particolare sistemi di comunicazione veicolo-rete e sistemi di guida assistita, oltre che la centralizzazione del sistema semaforico.

Di Prinzio e Carlin sottolineano come le iniziative virtuose nella PA dipendano di fatto dalla volontà e caparbietà di un funzionario o un gruppo di funzionari che devono operare contro le resistenze interne. Carlin sottolinea la necessità di reali indicatori di outcome e di feedback dal cittadino per valutare la bontà delle azioni dell’amministrazione. Secondo Fusaro i dati prodotti da sistemi intelligenti dovrebbero essere comunicati in tempo reale agli utenti; questo renderebbe interessante un progetto anche ai responsabili politici che hanno il ruolo di promuoverli.

Deandrea afferma che il sistema di Verona troverebbe interessanti applicazioni anche sul versante della riduzione delle emissioni PAES, e dell’efficientamento energetico.

Tra le varie ipotesi avanzate si discute la possibilità di trasformare l’esperienza veronese in un living-lab (con un approccio analogo a Smart Ca’ Tron).

Si trattano a seguire nuovamente gli argomenti della mobilità urbana con riferimento alle soluzioni innovative per la mobilità debole (cicli-pedoni), l’accessibilità e per la sicurezza presentando gli sviluppi futuri delle iniziative di Verona.

In conclusione Di Prinzio e Carlin riprendono l’iniziativa di IRIS Beta che è tutt’ora in funzione e si è consolidata come nuova modalità di dialogo amministrazione-cittadino anche se rimasta confinata alle problematiche della manutenzione urbana.

 

Riproduzione dei totem espositivi inerenti al tavolo di lavoro

Progetti Tecnologie
Sicuri sulle strade Laser a scala urbana – land model – 3D city model
MITO – Multimedia Information for Territorial Objects Computer vision e videosistemi per la gestione urbana
Monitoraggio ambientale con sistemi multi-sensore Strumenti per il proximal sensing
Smart Ca’ Tron Reti di sensori
Semplicity - Senspod Mobile Mapping System - MMS
  Nuove Tecnologie per la manutenzione stradale
  Sistemi di browsing, condivisione e interrogazione web di nuvole di punti 3D
  Spatial Data Infrastructure - GeoSDI
  Sistemi di ascolto geo-web
  Realtà Aumentata