Fare rete
La piattaforma GeoSDI SITIUAV utilizzata per la condivisione e interoperabilità dei quadri di conoscenza territoriali, costituisce la componente "esperta" delle informazioni territoriali, ovvero tutte quelle informazioni rese disponibili da Enti Istituzionali o elaborate da esperti analisti del territorio.
Obiettivo nell'era della Digital Earth e del Web 2.0 è l'integrazione, in un unico modello di conoscenza, di tutti gli elementi conoscitivi di un territorio "adottato" tra soggetti, attori e comunità attivi nelle azioni di monitoraggio, gestione e governo del territorio.
Il Geotagging
L'integrazione delle conoscenze e degli "interessi in gioco" è possibile ed auspicabile attraverso l'utilizzo delle tecnologie 2.0 ed in particolare del Social Geotagging. Questi strumenti consentono di Fare Rete tra tutti i soggetti interessati, a vario titolo, in azioni che hanno per oggetto il territorio; il Geotagging consenteuna partecipazione attiva della comunità locale dandole la possibilità di segnalare problemi, forme di disagio ma anche istanze progettuali e proposte per una gestione partecipata del proprio territorio.
Il modello di conoscenza integrato con forme di Geotagging è in grado di "rispondere" ad alcune variabili in gioco durante i processi di gestione e governo del territorio:
- Le questioni territoriali richiedono un approccio multidisciplinare e complesso;
- I soggetti produttori di conoscenza sono molteplici;
- L'ascolto dei cittadini e delle comunità è parte integrante dello sviluppo di un territorio
- Nel processo decisionale il rapporto che spesso si esplica è di molti a uno
Tale visione è in grado, dunque, di esplicare l’intelligenza collettiva come parte integrante dei quadri di conoscenza per la gestione partecipata del territorio.
Esperienze e casi di studio
Le prime sperimentazioni di social geotagging per il monitoraggio partecipato del territorio sono rintracciabili nel progetto britannico pioniere di FixMyStreet attraverso cui è possibile segnalare geograficamente un problema attinente al tema della manutenzione della viabilità www.fixmystreet.com/. Questo progetto è stato anche il modello su cui si è basata parte della strategia di Amministrare 2.0 del Comune di Venezia che, tra i servizi Web 2.0 messi a disposizione per la propria cittadinanza digitale, ha attivato una piattaforma attraverso cui è segnalare e localizzare problemi, forme di disagio e questioni attinenti al tema della manutenzione urbana. Tale strumento consente da un lato un monitoraggio partecipato a supporto degli interventi di manutenzione della città, dall'altro apre visioni di trasparenza e dialogo tra l'Amministrazione e i propri cittadini. Il progetto in questione è IRIS (iris.comune.venezia.it/) che appartiene ad un set di applicativi 2.0 sviluppati dal Comune di Venezia.
Negli ultimi anni si è assistito ad una serie di sperimentazioni che mirano ad integrare questi nuovi modelli di conoscenza 2.0 all'interno di processi decisionali alla scala urbana e/o di area vasta, al fine di agevolare nuove forme di coinvolgimento e partecipazione degli attori locali nelle azioni di salvaguardia e/o trasformazione della città e del territorio.
Tra i casi esistenti, il piccolo Comune di Canzo che per la stesura del nuovo PGT dichiara che la partecipazione dei cittadini e della comunità è fondamentale per elaborare uno scenario futuro condiviso ed in grado di cogliere le opportunità offerte dalle risorse locali della città. Questa visione innovativa e stimolante apre nuovi orizzonti sul tema dei processi decisionali partecipati utilizzando ed integrando creativamente le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie dell'informazione geografica e delle forme di social network
Comune di Canzo.
Altro caso interessante per la scala di applicazione è l'Osservatorio per il paesaggio attivato dalla Regione Puglia nell'ambito del PPTR. "Il Paesaggio visto dagli abitanti", questo l'obiettivo dell'osservatorio che ha la forma di un atlante delle segnalazioni ed è aperto ed accessibile alla consultazione e ad contributo degli abitanti, delle associazioni e degli enti
Osservatorio PPTR.
Il modello integrato
L'integrazione delle conoscenze attraverso l'integrazione dei modelli in un'ottica di "Fare Rete" tra tutti i soggetti interessati dal governo del territorio, deve basarsi su componenti logiche e fisiche specifiche adeguate al ruolo ed all'obiettivo finale, ovvero condividere un quadro conoscitivo territoriale dinamico ed integrato.
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