TEMA: GIACIMENTI INFORMATIVI
"Giacimenti Informativi":
la produzione istituzionale di dati territorio- ambiente. Valorizzazione e integrazione
per la costruzione di quadri di conoscenza.
ASSEGNISTA
Silvia Castelli
DOCENTI DI RIFERIMENTO
Di Prinzio, Bianchin, docenti del gruppo "Filiera Sit"
Tutor interno: prof. Luigi Di Prinzio, prof.ssa
Alberta Bianchin
Tutor esterno: arch. Giovanni Biallo
Scenario
di riferimentoLe amministrazioni pubbliche producono, raccolgono
ed elaborano una grande quantità di documenti, alimentando
sistematicamente basi di dati, più o meno strutturate in formati digitali,
per le specifiche attività istituzionali autorizzative e/o gestionali. Si tratta
di veri e propri "giacimenti informativi", spesso caratterizzati da contenuti territoriali
e ambientali, che
costituiscono una risorsa poco esplorata e non valorizzata
a fronte delle grandi potenzialità d'uso. La loro valorizzazione è un tema che ha condotto a numerose
iniziative sia in ambito nazionale sia internazionale. Un esempio è la direttiva
europea INSPIRE per la realizzazione di un'infrastruttura di dati territoriali comunitaria
finalizzata all'interscambio e alla condivisione della cartografia all'interno dell'Unione
Europea. A livello nazionale, la valorizzazione del patrimonio informativo della
PA è uno degli obiettivi fondamentali delle strategie di e-government, contenuta
anche nel Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs 7/3/2005 n.82, agg. D.Lgs
4/4/2006 n.159), in vigore dal 1 gennaio 2006. In tema di dati territoriali il Codice
istituisce un Comitato con il compito di definire le regole tecniche per la realizzazione
delle basi di dati territoriali, e il Repertorio Nazionale dei dati territoriali
presso il CNIPA. Da citare inoltre le azioni svolte nell'ambito dell'IntesaGIS,
stipulata nel 1996, che rappresenta a tutt'oggi il tentativo più organico di modificare
in termini positivi la situazione dell'Informazione Geografica in Italia.
In questo scenario nazionale e comunitario, la questione dello stato delle basi
informative della PA, del loro accesso, dell'interscambio e della fruizione dei
dati, territoriali e non, rimane un punto critico sia a livello delle grandi istituzioni
ed Organi Cartografici, sia a livello locale, dove le basi di dati più vicine al
cittadino rimangono tendenzialmente poco accessibili.
Valorizzazione
e integrazione dei "Giacimenti informativi": strategie di sviluppo
La ricerca ha l'obiettivo di classificare le risorse informative strutturate ed
in particolare i "giacimenti informativi", ovvero quelle banche dati costantemente
aggiornate, in una ottica di integrazione con l'offerta dell'informazione derivante
da nuove tecnologie e di valorizzazione dei giacimenti stessi all'interno dei modelli
di distribuzione dei dati.
Realizzare una mappatura dettagliata delle risorse
informative, sia i giacimenti veri e propri sia di dataset strutturati, considerato
il vastissimo panorama delle banche dati e dei Soggetti pubblici/privati, operanti
a livello locale e centrale, e che, a vario titolo e con competenze diverse nel
settore territorio ambiente, le detengono, è un'operazione assai complessa e che
richiede uno sforzo notevole. Sono state operate quindi, una serie di scelte strategiche
finalizzate a perseguire gli obiettivi generali ed ottimizzare la fase di ricerca
delle banche dati.
In una prima fase è stata effettuata l'analisi delle normative,
delle linee guida, delle esperienze nazionali ed internazionali e dei repertori
cartografici già disponibili on-line. Quindi si è proceduto ad un primo screening
di Soggetti pubblici e privati operanti a livello centrale, e delle relative banche
dati detenute, finalizzata alla realizzazione ed al test di una Base Dati specifica,
il "DBGiacimenti", per la catalogazione dei giacimenti informativi e dei dataset.
Per la definizione dell'elenco di attributi in grado di descrivere banche dati dalle
caratteristiche e dai contenuti molto diversi tra loro si è fatto riferimento ad
alcune esperienze consolidate nel settore, tenendo conto delle necessità di allineamento
ed integrazione delle informazioni contenute con quanto classificato nell'ambito
delle altre ricerche, nell'ottica della realizzazione di un sistema informativo
integrato domanda-offerta per la distribuzione dei dati su web.
La strategia
di indagine vera e propria dei giacimenti informativi
prevede sia una continua ricerca
on-line orientata verso le grandi istituzioni centrali ma principalmente una verifica
diretta delle banche dati detenute da soggetti locali operanti in un'area studio
all'interno della Regione Veneto, mediante colloqui e visite in loco, al fine di
ottenere un elevato dettaglio di analisi di giacimenti e banche dati esistenti facenti
capo a diverse aree tematiche e diversi soggetti, evidenziando criticità ed incongruenze.
Elementi Salienti
La banca dati per la catalogazione
dei giacimenti informativi e degli archivi digitali
L'individuazione di un
insieme di metadati, in grado di caratterizzare le banche dati (formato, aggiornamento,
disponibilità, ecc.) e descriverne i contenuti informativi, per la realizzazione
della base dati specifica ("DB Giacimenti") finalizzata alla catalogazione di giacimenti
informativi e dataset, si è rivelato essere una operazione assai complessa, sia
per la diversità dei formati, sia dei contenuti informativi. Essenzialmente si è
fatto riferimento all'utilizzo di parole chiave derivate da un dizionario terminologico
unico e condiviso per tutte le ricerche, il Thesaus GEMET (General European Multilingual
Environmental Thesaurus), per la definizione dei contenuti informativi, ed alle
linee guida sui metadati (standard ISO 19115:2003) per la caratterizzazione delle
banche dati (formato, aggiornamento, distribuzione, ecc.) con opportune modifiche
finalizzate al riallineamento con la base dati derivante dai Sensori. All'interno
del DB Giacimenti sono inoltre rappresentate le istituzioni pubbliche e private
in funzione della veste giuridica e sono state collegate con le banche dati catalogate
da una relazione di produzione o distribuzione dell'informazione.
Mappatura dei giacimenti informativi e delle banche datiCome
già indicato, la mappatura delle banche dati e dei giacimenti informativi, ancora
in corso, è stata condotta sia on-line sia attraverso indagini dirette.
La
mappatura on-line si è orientata principalmente verso le basi informative dei grandi
Organi Cartografici ed una serie di basi informative in ambito ambientale a livello
nazionale (APAT e rete SINAnet, Servizio Geologico, Servizio Mareografico, ecc.)
e la sede regionale ARPAV, che è stata anche oggetto indagine diretta. Esse infatti
godono di una normativa specifica: la direttiva 2003/4/CE, recepita D.Lgs 19/8/2005,
n.195 garantisce il diritto di accesso all'informazione ambientale posseduta dalle
autorità pubbliche, che devono metterla a disposizione in forme facilmente riproducibili
e consultabili tramite mezzi elettronici e banche dati.
Oggetto della mappatura
diretta, sono state invece le banche dati gestionali e autorizzative nel campo della
gestione territorio-ambiente (escludendo quindi i settori strettamente finanziari
e amministrativi, ma includendo tutto quanto legato al territorio, ad esempio anagrafe,
attività produttive, inquinamento, pianificazione, uso del suolo, ecc.) di Enti Locali, tra cui due Comuni, una Provincia, un Consorzio, due Agenzie Regionali,
alcuni Soggetti privati ed altri ancora da definire. L'indagine è stata condotta
in taluni casi attraverso colloqui diretti con tutti i capi settore, in altri casi
facilitata dalla precedente catalogazione obbligatoria degli archivi prevista dalla
legge sulla privacy, oppure coadiuvata dalla presenza di un sistema informativo
centralizzato.
Il panorama emerso dalle interviste finora condotte è ancora diversificato
e frammentario, ma offre molti spunti di riflessione in vari ambiti, dal tema del
Catasto ai Comuni, alla comprensione delle dinamiche e dei flussi di informazione
tra soggetti più o meno legati da gerarchie o sovrapposizioni di competenze, e permette
un'analisi ad ampio spettro della variegato panorama dei dati a livello locale,
ed un efficace test della banca dati DBGiacimenti e del prototipo d'integrazione
dell'offerta di informazione su dati di diversa provenienza e contenuti.
Temi aperti e criticità
Nell'ambito della ricerca sono emerse
molte criticità legate essenzialmente alla strategia con cui sono condotte le indagini
dirette ed alla scelta dei soggetti da intervistare. Mappare praticamente tutte
le banche dati di un Ente pubblico che abbiano un collegamento con il territorio
richiede un notevole sforzo ma non conduce alla possibilità di una analisi statistica
di comparazione tra soggetti aventi le medesime competenze ma operanti su territori
diversi. Inoltre apre molti nuovi temi che, per quanto interessanti, necessiterebbero
di approfondite ricerche per comprenderne appieno le criticità, ma porterebbero
inesorabilmente fuori dagli obiettivi generali della ricerca integrata.
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