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 pagina visitata 3988 volte dal 24/03/2006  
TEMA: GIACIMENTI INFORMATIVI

"Giacimenti Informativi": la produzione istituzionale di dati territorio- ambiente. Valorizzazione e integrazione per la costruzione di quadri di conoscenza.

ASSEGNISTA
Silvia Castelli

DOCENTI DI RIFERIMENTO
Di Prinzio, Bianchin, docenti del gruppo "Filiera Sit"

Tutor interno: prof. Luigi Di Prinzio, prof.ssa Alberta Bianchin
Tutor esterno: arch. Giovanni Biallo

Scenario di riferimento
Le amministrazioni pubbliche producono, raccolgono ed elaborano una grande quantità di documenti, alimentando sistematicamente basi di dati, più o meno strutturate in formati digitali, per le specifiche attività istituzionali autorizzative e/o gestionali. Si tratta di veri e propri "giacimenti informativi", spesso caratterizzati da contenuti territoriali e ambientali, che costituiscono una risorsa poco esplorata e non valorizzata a fronte delle grandi potenzialità d'uso. La loro valorizzazione è un tema che ha condotto a numerose iniziative sia in ambito nazionale sia internazionale. Un esempio è la direttiva europea INSPIRE per la realizzazione di un'infrastruttura di dati territoriali comunitaria finalizzata all'interscambio e alla condivisione della cartografia all'interno dell'Unione Europea. A livello nazionale, la valorizzazione del patrimonio informativo della PA è uno degli obiettivi fondamentali delle strategie di e-government, contenuta anche nel Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs 7/3/2005 n.82, agg. D.Lgs 4/4/2006 n.159), in vigore dal 1 gennaio 2006. In tema di dati territoriali il Codice istituisce un Comitato con il compito di definire le regole tecniche per la realizzazione delle basi di dati territoriali, e il Repertorio Nazionale dei dati territoriali presso il CNIPA. Da citare inoltre le azioni svolte nell'ambito dell'IntesaGIS, stipulata nel 1996, che rappresenta a tutt'oggi il tentativo più organico di modificare in termini positivi la situazione dell'Informazione Geografica in Italia.
In questo scenario nazionale e comunitario, la questione dello stato delle basi informative della PA, del loro accesso, dell'interscambio e della fruizione dei dati, territoriali e non, rimane un punto critico sia a livello delle grandi istituzioni ed Organi Cartografici, sia a livello locale, dove le basi di dati più vicine al cittadino rimangono tendenzialmente poco accessibili.

Valorizzazione e integrazione dei "Giacimenti informativi": strategie di sviluppo
La ricerca ha l'obiettivo di classificare le risorse informative strutturate ed in particolare i "giacimenti informativi", ovvero quelle banche dati costantemente aggiornate, in una ottica di integrazione con l'offerta dell'informazione derivante da nuove tecnologie e di valorizzazione dei giacimenti stessi all'interno dei modelli di distribuzione dei dati.
Realizzare una mappatura dettagliata delle risorse informative, sia i giacimenti veri e propri sia di dataset strutturati, considerato il vastissimo panorama delle banche dati e dei Soggetti pubblici/privati, operanti a livello locale e centrale, e che, a vario titolo e con competenze diverse nel settore territorio ambiente, le detengono, è un'operazione assai complessa e che richiede uno sforzo notevole. Sono state operate quindi, una serie di scelte strategiche finalizzate a perseguire gli obiettivi generali ed ottimizzare la fase di ricerca delle banche dati.
In una prima fase è stata effettuata l'analisi delle normative, delle linee guida, delle esperienze nazionali ed internazionali e dei repertori cartografici già disponibili on-line. Quindi si è proceduto ad un primo screening di Soggetti pubblici e privati operanti a livello centrale, e delle relative banche dati detenute, finalizzata alla realizzazione ed al test di una Base Dati specifica, il "DBGiacimenti", per la catalogazione dei giacimenti informativi e dei dataset. Per la definizione dell'elenco di attributi in grado di descrivere banche dati dalle caratteristiche e dai contenuti molto diversi tra loro si è fatto riferimento ad alcune esperienze consolidate nel settore, tenendo conto delle necessità di allineamento ed integrazione delle informazioni contenute con quanto classificato nell'ambito delle altre ricerche, nell'ottica della realizzazione di un sistema informativo integrato domanda-offerta per la distribuzione dei dati su web.
La strategia di indagine vera e propria dei giacimenti informativi prevede sia una continua ricerca on-line orientata verso le grandi istituzioni centrali ma principalmente una verifica diretta delle banche dati detenute da soggetti locali operanti in un'area studio all'interno della Regione Veneto, mediante colloqui e visite in loco, al fine di ottenere un elevato dettaglio di analisi di giacimenti e banche dati esistenti facenti capo a diverse aree tematiche e diversi soggetti, evidenziando criticità ed incongruenze.

Elementi Salienti
La banca dati per la catalogazione dei giacimenti informativi e degli archivi digitali
L'individuazione di un insieme di metadati, in grado di caratterizzare le banche dati (formato, aggiornamento, disponibilità, ecc.) e descriverne i contenuti informativi, per la realizzazione della base dati specifica ("DB Giacimenti") finalizzata alla catalogazione di giacimenti informativi e dataset, si è rivelato essere una operazione assai complessa, sia per la diversità dei formati, sia dei contenuti informativi. Essenzialmente si è fatto riferimento all'utilizzo di parole chiave derivate da un dizionario terminologico unico e condiviso per tutte le ricerche, il Thesaus GEMET (General European Multilingual Environmental Thesaurus), per la definizione dei contenuti informativi, ed alle linee guida sui metadati (standard ISO 19115:2003) per la caratterizzazione delle banche dati (formato, aggiornamento, distribuzione, ecc.) con opportune modifiche finalizzate al riallineamento con la base dati derivante dai Sensori. All'interno del DB Giacimenti sono inoltre rappresentate le istituzioni pubbliche e private in funzione della veste giuridica e sono state collegate con le banche dati catalogate da una relazione di produzione o distribuzione dell'informazione.

Mappatura dei giacimenti informativi e delle banche dati
Come già indicato, la mappatura delle banche dati e dei giacimenti informativi, ancora in corso, è stata condotta sia on-line sia attraverso indagini dirette.
La mappatura on-line si è orientata principalmente verso le basi informative dei grandi Organi Cartografici ed una serie di basi informative in ambito ambientale a livello nazionale (APAT e rete SINAnet, Servizio Geologico, Servizio Mareografico, ecc.) e la sede regionale ARPAV, che è stata anche oggetto indagine diretta. Esse infatti godono di una normativa specifica: la direttiva 2003/4/CE, recepita D.Lgs 19/8/2005, n.195 garantisce il diritto di accesso all'informazione ambientale posseduta dalle autorità pubbliche, che devono metterla a disposizione in forme facilmente riproducibili e consultabili tramite mezzi elettronici e banche dati.
Oggetto della mappatura diretta, sono state invece le banche dati gestionali e autorizzative nel campo della gestione territorio-ambiente (escludendo quindi i settori strettamente finanziari e amministrativi, ma includendo tutto quanto legato al territorio, ad esempio anagrafe, attività produttive, inquinamento, pianificazione, uso del suolo, ecc.) di Enti Locali, tra cui due Comuni, una Provincia, un Consorzio, due Agenzie Regionali, alcuni Soggetti privati ed altri ancora da definire. L'indagine è stata condotta in taluni casi attraverso colloqui diretti con tutti i capi settore, in altri casi facilitata dalla precedente catalogazione obbligatoria degli archivi prevista dalla legge sulla privacy, oppure coadiuvata dalla presenza di un sistema informativo centralizzato. Il panorama emerso dalle interviste finora condotte è ancora diversificato e frammentario, ma offre molti spunti di riflessione in vari ambiti, dal tema del Catasto ai Comuni, alla comprensione delle dinamiche e dei flussi di informazione tra soggetti più o meno legati da gerarchie o sovrapposizioni di competenze, e permette un'analisi ad ampio spettro della variegato panorama dei dati a livello locale, ed un efficace test della banca dati DBGiacimenti e del prototipo d'integrazione dell'offerta di informazione su dati di diversa provenienza e contenuti.

Temi aperti e criticità
Nell'ambito della ricerca sono emerse molte criticità legate essenzialmente alla strategia con cui sono condotte le indagini dirette ed alla scelta dei soggetti da intervistare. Mappare praticamente tutte le banche dati di un Ente pubblico che abbiano un collegamento con il territorio richiede un notevole sforzo ma non conduce alla possibilità di una analisi statistica di comparazione tra soggetti aventi le medesime competenze ma operanti su territori diversi. Inoltre apre molti nuovi temi che, per quanto interessanti, necessiterebbero di approfondite ricerche per comprenderne appieno le criticità, ma porterebbero inesorabilmente fuori dagli obiettivi generali della ricerca integrata.

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